Masseria Pelosella

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Federicus, in diretta dal Medio Evo (e oltre)

La leggenda narra che Federico II, di passaggio dalla città e diretto verso Bari per salpare verso la Terra Santa, abbia lasciato qui dei soldati malati di malaria che furono guariti grazie all’aria salubre del posto. Per celebrare la miracolosa guarigione l’imperatore Svevo fece realizzare la Cattedrale, sede del potere laico ed ecclesiastico della città medievale.

Fonte: federicus.it

Inutile negare che io (Cristina) sono una fan sfegatata di Federico II di Svevia, e mentre scrivo questo breve post stringo tra le mani un libro che parla di lui. È una figura umana, storica e narrativa controversa, ma anche unica nel suo genere, e le sue emanazioni architettoniche e urbanistiche lo dimostrano: la rete dei castelli federiciani, l’unicum di Castel del Monte e anche di Altamura, città che Federico fece costruire di sana pianta, e la volle, lei sola, come nessun’altra prima, per celebrare la miracolosa guarigione di alcuni soldati dalla malaria, proprio grazie all’aria salubre di questo luogo, narra la leggenda – anche se poi il motivo reale della costruzione di Altamura era invece quello di ergere una chiesa (e che chiesa!) per ottenere la benevolenza del Papa Gregorio IX, che aveva precedentemente scomunicato Federico…

Quale che sia il motivo, Federico ha lasciato una gran bella eredità, e ieri siamo andati a fare un giro proprio alla manifestazione, giunta alla sua ottava edizione, che si tiene ogni anno dal 25 al 28 aprile – siete ancora in tempo, fino a stasera c’è un sacco di roba bella da fare, leggete il programma sul sito ufficiale.

Altamura è a un’oretta di macchina dalla Masseria, e finita la colazione, siamo partiti alla volta della città del pane – e che pane, non ve lo posso raccontare. Ogni via ha un forno, piccolo o grande che sia, e abbiamo addirittura trovato il gelato al gusto pane di Altamura!!

 

Ci siamo così aggirati nel centro storico cittadino, che si appoggia sull’incrocio di due assi (cardo e decumano), sui quali sorge il monumento più imponente della città: la Cattedrale. Da questo incrocio, nascono i quattro “quarti” (Latino, Greco, Saraceno ed Ebraico) che identificano le quattro etnie presenti nell’antica cittadinanza, che abitavano i Claustri o “Gnostre” in dialetto locale. I Claustri sono il simbolo di una città poliedrica e ricca di storia millenaria come Altamura, che pone le sue fondamenta nel lontano 1232.

Mentre gironzolavamo tra le folle vestite da sai colorati, abbiamo visto macinare la farina – che profumo saliva dalla macina in pietra!! -, ci siamo comprati una coroncina di fiori – che tutti indossavano -, abbiamo addentato delle pettole calde calde e visto gli uccelli rapaci dello spettacolo di falconeria, che riempiva un’intera piazza.

Poi siamo rientrati alla Masseria, nel fresco di una sera dal cielo terso e blu, non senza l’idea di ritornare per le strade di Altamura, molto presto, per addentare nuovamente una morbida focaccia al pomodoro appena sfornata e rifare un salto nel Medioevo.

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